Interpretazione dei dati esposti nei vari mesi. — Riassumiamo brevemente i principali e più importanti lavori che si devono eseguire nel giardino, nelle stufe, nel frutteto e nell’orto. Naturalmente i dati che si andranno esponendo, non dovranno essere presi nel senso assoluto, variando la temperatura da regione a regione, da posizione a posizione, non solo, ma anche nello stesso luogo da un anno all’altro, quindi i relativi lavori andranno anticipati o posticipati.

I dati che seguono sono in rapporto al clima normale delle prealpi lombarde. Non possono andar bene per esempio le stesse accortezze per un giardiniere a napoli, in cui il clima è molto più mite e caldo.

II coltivatore intelligente avrà quindi cura di uniformarsi alle vicende stagionali e alla esposizione del suo giardino, orto, frutteto, anticipando o ritardando, specialmente le semine precoci a dimora, la messa in piena terra delle piante ritirate in stanzone, stufa, ecc.

 

Indice:

CALENDARIO DEL GIARDINIERE

 

I. GENNAIO

 

Giardino. — Nel giardino si rinnovano i prati difettosi, vangandoli profondamente e levando tutte le male erbe, radici, ciottoli, ecc.

Si prepara la terra di foglie, quella d’erica, la sabbia, le sostanze animali e vegetali che serviranno a formare i terricci ed i composti per le future colture.

Nei giorni freddi si riparano gli utensili e gli strumenti, si fabbricano i copertoni di paglia e le stuoie, ecc.

In buona esposizione, e quando il tempo lo permette, si possono seminare i piselli odorosi, Iberis annuali, Delphinium annuali, Papaveri annuali a fiore semplice o doppio. Si possono piantare gli ultimi Giacinti e Tulipani, Anemoni, Ranuncoli, Peonie erbacee, ecc.

Stufe e cassoni. — Le stufe ed i cassoni si sorvegliano dando aria quando è bel tempo, e coprendoli presto alla sera con i pagliazzoni.

Sorvegliare nella stufa temperata e calda la temperatura, specialmente quella notturna.

Si possono mettere in stufa calda le piante madri di Margherite, Iresine, Coleus, Alternanthera, Lantana, Fuchsia, ecc. per poter cogliere e fare a tempo debito le talee erbacee.

 

Orto. — Tempo permettendo si continuano i lavori di scasso, di pulizia ai fossi colatori e le vangature già iniziate nel decorso mese.

Si prepara lo stallatico negli appezzamenti destinati alla vangatura per le prime semine. Si puliscono le sementi e si incartocciano non dimenticando di unire il nome della varietà e la data; si preparano e si appuntiscono pali, paletti e frasche.

Verso la metà del mese si allestiscono i letti caldi o tiepidi per seminarvi: Lattuga da taglio o a cappuccio, Carote precoci, Sedano, Rapanelli, ecc. Su letti tiepidi con cassoni alti si possono seminare Piselli precoci nani, Fagiuolini precoci nani.

Frutteto. — Se il tempo lo permette e il terreno è asciutto si continuano le piantagioni degli alberi fruttiferi. Se non furono ancora aperte si preparano le buche per i fruttiferi che si dovranno piantare. Si puliscono gli scoli dell’ac-qua. Se non gela si può iniziare la potatura delle piante deboli di peri e meli, quelle vigorose si poteranno a marzo-aprile.

Quando il tempo è umido e non fa freddo, si puliscono tutti gli alberi dal muschio e dai licheni con gli attrezzi necessari. Dopo la pulizia si irroreranno con poltiglia Bordolese (solfato di rame e calce in pasta al 4%), oppure con polvere Caffaro al 3-4% specialmente i Peschi, gli Albicocchi e i Susini.

 

II. FEBBRAIO

 

Giardino. — In questo mese si devono ripulire tutti gli alberi e gli arbusti dai rami secchi, si devono sopprimere quelli inutili o difettosi; iniziare la potatura agli arbusti a fioritura estiva, ed alle rose rifiorenti.

Si possono iniziare i lavori colturali sotto gli alberi e arbusti con vanghettature superficiali; interrando il concime necessario.

Se la stagione è propizia, verso la fine del mese, si seminano i prati, si piantano a dimora le piante biennali e vivaci :

Gaillardia, Rudbeckia, Cheiranthus Cheiri ed incanus, Astri perenni, ecc.

Si seminano in vasetti le piante annuali che soffrono il trapianto: Reseda, Papavero, ecc. che si ripareranno sotto vetro. Si inizia, sempre che il tempo lo permetta, il trapianto delle piante da bordura come: Buxus, Bellis, Viola tricolor, Myosotis, Silene, ecc.

In luogo riparato si può iniziare la seminagione di: Co-reopsis, Centaurea, Balsamine, Cheiranthus annuus, petunie, Verbene, Phlox Drumondii, Calendula, Iberis, ecc.

Si effettua, specialmente sui Pini e Cedri, la raccolta delle borse contenenti le larve della processionaria per distruggerle sul fuoco.

Questo mese è il più indicato per la distruzione di tutti i parassiti ibernanti: insetti, uova, larve, crisalidi che stanno nascoste fra le screpolature della corteccia; i muschi e le vegetazioni lichenose. Contro questi indesiderati ospiti delle nostre piante è indispensabile lottare con cura ed energia, altrimenti, ai primi tepori della primavera, daranno vita a nuovi parassiti che ci produrranno danni sempre gravi.

Si tratteranno quindi tutte le piante ornamentali e da frutto con un buon antiparassitario quale il « Fitodrin », « Neodendrin », « Super Antiparasit », « Fitex », ecc.

Stufe e cassoni. — Su letto caldo o nella stufa temperata si seminano: Salvia splendes, I/obelia erinus, Begonie semperflorens, Petunie a fiore doppio o imbriato, Coleus, Mi-mulus, ecc.

Rinnovare l’aria nelle stufe tutte le volte che è possibile. Nelle giornate di forte sole schizzettare dell’acqua per mantenere la necessaria umidità. Conservare sempre, in tutti gli ambienti, una grande pulizia; levare tutte le parti guaste delle piante; nello stanzone e nel tepidario o stufa calda, annaffiare lo stretto necessario.

 

Orto. — Si continuano i lavori in corso. Si prepara il terreno lavorato per le imminenti semine di marzo.

In questo mese si seminano in semenzaio: Cavoli cappucci e Verze precoci, Cavolfiori, Cipolle, Lattughe, Porri, che dovranno essere trapiantati in seguito a dimora.

Verso la fine del mese si seminano a dimora: Piselli di tutte le qualità, Prezzemolo, Lattughino e Lattughe a cappuccio, Cicoria, Rape precoci, Rapanelli, Cerfoglio, ecc.

Si continua a piantare i bulbilli dell’Aglio e della Cipolla scalogna, trapiantare Porri, Lattughe.

In collina si possono piantare le zampe degli asparagi. Verso la fine del mese ed in buona esposizione si piantano le patate precoci, coprendole però di paglia o di foglie.

Su letto caldo o tiepido si trapiantano Lattughe, Cavolfiori, e si seminano l’Indivia riccia d’estate, Lattughe a cappuccio e da taglio, e Fagiuolini nani. Per avere piante già sviluppate e forti da mettere a dimora, si seminano Pomo-dori, Sedano, Melanzane, Peperoni, ecc.

Frutteto. — Si continuano i lavori del mese precedente. Si prosegue la potatura dei Peri e dei Meli. La Vite va potata interamente in questo mese, più tardi lascerà scolare la linfa dai tagli a danno del vigore delle nuove vegetazioni.

Si scelgono e si tagliano le marze per gli innesti che si stratificheranno in sabbia ed in un locale asciutto e fresco.

Verso la fine del mese, dove si sono potati gli alberi, si inizierà subito il lavoro di vangatura, previa la dovuta concimazione con concime naturale o chimico, come sarà detto, nel prossimo mese.

Al frutteto si faranno i trattamenti indicati dianzi per il giardino. I freddi intensi, specie se accompagnati da eccesso di umidità, causano screpolature e lesioni al piede delle piante, ai tronchi ed ai rami, lesioni che facilitano lo sviluppo della Rogna della vite, del Mal del gozzo sul pesco e su altri fruttiferi; della Gommosi e di altre malattie che saranno in seguito evidenti per la comparsa di tumoretti che andranno facendosi man mano più grossi, duri e rugosi. Le piante colpite intristiscono rapidamente e in pochi anni muoiono. La cura di queste malattie deve essere preventiva più che curativa in quanto prevenirle è facile coi trattamenti invernali che consistono appunto nell’irrorare accuratamente le piante con poltiglie ramate al 3-4% di polvere Caffaro oppure poltiglia Bordolese alla stessa concentrazione. A queste poltiglie sarebbe bene aggiungere un buon antiparassitario.

È bene anche pennellare le parti infette, specialmente dei peschi con una poltiglia composta di kg 15 di solfato di ferro, kg 8-10 di calce in pasta e 1 100 d’acqua per evitare la gommosi.

 

III. MARZO

 

Giardino. — In questo mese vanno ultimati tutti gli impianti degli alberi, arbusti e piante vivaci. Le Conifere si metteranno a dimora in aprile.

Vanno ultimati tutti i lavori di potatura e vanga, si farà pulizia generale al giardino, ai viali e ai prati. Si concimano tutte le piante ornamentali bisognose di concimazione completa con concimi adatti, nel modo indicato per le piante da frutto.

Si possono seminare a dimora o in semenzaio le piante rustiche annuali da fiore quali: Antirrhinum, Balsamina, Piselli odorosi, Kockia, Delphinium, Tagetes, Astir annuali, Reseda, Coreopsis, Calendula, ecc.

Si faccia un primo impianto di Gladioli precoci in luogo ben esposto.

Sotto vetro si seminano: Amaranthus, Tropaeolum, Chry-santhemum carinatum, Canna indica, Ageratum, Gloxinia, Astri annuali, Verbene, Petunie, Dianthus, Zinnia, ecc.

Stufe e cassoni. — Si mettono sotto vetro e su letto tiepido i bulbi di Dahlie, Canne, Begonie e Caladium escu-lentum per farli entrare in vegetazione. Quando avranno formato dei germogli, con un coltello tagliente si dividono in modo che ogni germoglio abbia unito un pezzetto di tubero.

Questi germogli si mettono uno per vaso e si ritornano sotto vetro sino al momento di metterli a dimora; appena ripresi si darà agli stessi la maggior quantità d’aria possibile.

Si preparano i composti di terricci per le diverse colture da effettuarsi durante Testate-autunno, aggiungendo, se necessario, i concimi chimici richiesti per completarne e aumentarne la fertilità.

Verso la fine del mese si iniziano le rinvasature.

Il sole essendosi rinforzato, occorre alleviare i raggi, ombreggiando lievemente le stufe ed i cassoni, per difendere i giovani germogli. Si deve schizzettare più frequentemente, aumentare le annaffiature, e nelle giornate più soleggiate si dovranno bagnare anche i vialetti. Occorre arieggiare molto;

lo stanzone ed il tepidario si lasceranno aperti anche di notte, se il tempo lo permette.

Si dà corso alla preparazione delle prime talee di Iresine, Ageratum, Coleus, ecc., e cioè di tutte quelle piante che ci saranno necessarie per la decorazione estiva del giardino.

Per moltiplicare le Dahlie, non disponendo di un letto tiepido, si possono mettere i tuberi in un angolo, molto luminoso, della stufa; si coprono di terrìccio sino al colletto e si attende la loro vegetazione. Con le nuove cacciate si faranno le talee staccandole aderente al tubero e mettendole una per una in piccoli vasetti. Nello stesso modo si procederà per fare le talee di Crisantemi d’autunno. A tutte queste talee, appena avranno emesso le radici, si dovrà dare, gradatamente, molta aria e luce.

 

Orto. — Mese di grandi attività questo: si devono ultimare tutti i lavori di vangatura, interrando lo stallatico e gli altri concimi chimici. Si puliscono i viali e si rifanno le bordure.

In questo mese si seminano la maggioranza degli ortaggi: Piselli, Lattughe, Cicorie, Prezzemolo, Cipolle, Porri, Ravanelli, Spinaci, ecc.

Si piantano patate primaticce in luogo riparato. L’asparagiaia deve essere concimata e lavorata con una leggera vangatura. S’impiantano le nuove asparagiaie.

Le aiuole che furono seminate con sementi delicate si coprono con un sottile strato di terriccio e in caso di forti freddi si proteggono con paglia o foglie secche, specie nelle ore notturne.

 

 

Fig. 324 – Marciume della frutta (Monilia fruttigena). Su pera.

Fig- 325 – Marciume della frutta (Monilia fruttigena). Su ciliegia.

 

Si trapiantano a dimora: Cavoli cappucci e Verze, Cipolle, ecc. e sotto vetro si trapiantano: Pomidori, Melanzane, Peperoni e Sedani.

Ai letti caldi e tiepidi si darà gradatamente dell’aria per rinvigorire le piccole piante, se è necessario, si ombreggiano.

Sotto vetro si seminano : Pomidori, Melanzane, Sedano, Peperoni, Cetrioli, Meloni, Zucche, ecc.

Frutteto. — Si sollecita la potatura degli alberi fruttiferi, specialmente quelli contro muro, escludendo quelli vigorosi che si poteranno appena iniziata la vegetazione; così i Peschi non vanno potati per non attivarne la fioritura. Si devono sostituire i sostegni in cattivo stato e legare tutti i rami che necessitano, specialmente quelli delle piante giovani e di quelle contro muro a forme obbligate. Si portano a termine gli impianti; si concima e si lavora il terreno.

 

 

 

Alla fine di questo mese il frutteto deve essere in perfetto ordine, ultimate le potature e tutti i lavori colturali del terreno.

Concimare tutte le piante da frutto e le viti, particolarmente quelle deperite per la clorosi, marciume radicale, filossera, ecc. con concime completo, operando come segue: per le piante da frutto si fa uno scavo circolare al piede della pianta, largo quanto la chioma e profondo cm 20-25 senza danneggiare le radici, indi si sparge sul fondo kg 1-2 di concime, regolandosi secondo la grossezza e lo stato di vegetazione della pianta, indi si ricopre con terra.

Per le viti in filari si aprono due solchi ai lati a circa cm 40 dai ceppi e profondi cm 15-20 sul fondo dei quali si distribuisce concime composto, in ragione di kg 1-2 per ogni 10 m lineari, indi si riempiono i solchi con la terra prima scavata. Alle barbatelle si dànno circa g 250 di concime per piede e per quelle isolate si opera come per le piante da frutta.

Contro la Bolla del pesco sono necessari trattamenti anticrittogamici preventivi con poltiglie concentrate di polvere Caffaro o poltiglia Bordolese al 3-4%. È utile pure un trattamento primaverile, durante la vegetazione, con polvere Caffaro al 0,50% che, come è noto, è perfettamente neutra e non s’incorre nel pericolo di bruciare le delicate foglie del pesco.

Si devono fare trattamenti preventivi all’inizio della ripresa vegetativa ai peri e meli ed alle piante a nocciolo, con polvere Caffaro o poltiglia Bordolese al 0,50-1%, per combattere i germi delle Monilie (mummificazione dei frutti). È necessario asportare in precedenza tutti i frutti mummificati che furono lasciati sulle piante nonché quelli caduti al suolo per distruggerli col fuoco.

 

IV. APRILE

 

Giardino. — Siamo in primavera, la vegetazione si risveglia e tutto il giardino dev’essere, ai primi di questo mese nel più perfetto ordine.

Tutti gli alberi ed arbusti saranno stati potati, puliti e colturati. Altrettanto dicasi delle piante erbacee nonché delle aiuole, fasce, ecc.

Le aiuole formate da piante bisannuali iniziano la loro fioritura: Bellis, Viola tricolor, Myosotis, ecc. Se il tempo è secco si praticano le necessarie annaffiature. Si piantano le

Conifere e si annaffiano abbondantemente. Lotta alle larve della processionaria ed a tutti gli altri insetti nocivi.

Verso la fine del mese, se la stagione decorre mite, si possono iniziare gli impianti a dimora di Dahlie, Canne, ecc. nonché delle piante che si sono ritirate in stanzone e di quelle che si sono seminate in semenzaio o sotto vetro. Si piantano Gladioli precoci. Si completano le aiuole di piante biennali con Cinerarie, Margherite, ecc.

Non si trascuri di concimare debitamente il terreno con letame ben decomposto completato e con concimi chimici prima degli impianti. Si combattono gli afidi ed i bruchi di tutte le specie che infestano le piante con Nicol oppure estratto di tabacco airi% e meglio e più efficacemente con soffietta-ture di Tiogamma.

Stufe e cassoni. — Sotto vetro si rimpiolano le piantine precedentemente seminate, e si possono ancora seminare : Salvia, Begonia, Ageratum, Ceiosia cristata, Datura, ecc.

Nelle stufe non è più necessario il riscaldamento; si dia la maggior quantità d’aria possibile e l’ombreggiatura necessaria. Gli annaffiamenti saranno molto curati, segnatamente nelle giornate di sole si bagnino, oltre alle fronde delle piante, anche tutti i sentieri. Si dia la caccia a tutti gli insetti, e ogni otto giorni si ripeta il trattamento aficida con acqua alla Nicotina all’i% e sapone nero i%; oppure con Nicol alTi

o meglio Tiogamma. Contro le lumache spargere sulle banchine e nei cassoni piccoli mucchietti di Crusca di frumento avvelenato al 5% con Fluosilicato di bario, o Polvere del Diavolo, oppure polvere di Tiogamma che uccide anche per il solo contatto.

Si continuano le rinvasature delle piante destinate ad essere allevate in vaso.

Le piante conservate nello stanzone e tepidario, come pure quelle più rustiche della stufa temperata si portano all’aperto in una giornata coperta perchè non risentano dello sbalzo di luce e temperatura.

Si continua a moltiplicare, nella stufa o nei cassoni, le piante necessarie per la composizione delle aiuole estivo-au-tunnale: Coleus, Iresine, Alternanthera, Begonie, Pelargonium, Heliotropium, pantane, Impatiens, ecc.

 

Orto. — Essendo passato il pericolo dei geli, si semina e si pianta ogni sorta di ortaggi.

Questo mese però è quello delle brine, si devono osservare attentamente e coprire nelle notti serene con stuoie, paglia, ecc. i seminati, le piccole piante appena trapiantate e quelle comunque delicate. Solitamente la brina fa seguito ad una bella giornata solatia seguita da una notte serena con la luna.

Si devono sarchiare, pulire dalle male erbe e diradare, se necessario, le piantine nate dalle semine dello scorso mese, e da quelle dell’autunno. In questo mese si possono concimare con Nitrato di calcio o di soda quelle piante cui si vuol attivare una più sollecita e vigorosa vegetazione.

Si scalzano e si recidono tutte le vegetazioni deboli dei carciofi lasciandone solamente una o due, si pratica la concimazione e si coltivano. Le migliori vegetazioni divelte possono servire per una nuova carciofaia.

La vegetazione in questo mese è molto attiva; le annaffiature, fatte sempre alla mattina, saranno necessarie per i nuovi seminati e per i nuovi impianti.

Si ripetono le semine di: Piselli, Lattughe, Ravanelli, Barbabietole, Spinaci, Cardi, Cavoli cappuccio e Verza, Cavolfiori, ecc. In luogo riparato e dopo la metà del mese, si possono piantare a dimora Pomidoro, Melanzane, Peperoni, Sedano, Zucche, Cetrioli; seminare i Fagiuolini primaticci e le Patate.

I letti caldi non sono più necessari, occorrendo per Meloni, Melanzane, Pomidoro, ecc. si faranno dei letti sordi. Si sorvegliano le seminagioni ed i trapianti fatti sotto vetro lasciando aria sufficiente e ombreggiando se del caso.

Frutteto. — Nel frutteto si potano ai primi di questo mese gli alberi eccessivamente vigorosi, lasciati appositamente ultimi; si regolano i Peschi non potati nella tema di attivarne precocemente la fioritura.

In questo mese si deve sorvegliare la temperatura e coprire le colture con stuoie, oppure praticare dense fumigazioni, durante le prime ore del mattino, se è prevista una gelata che possa distruggere la fioritura.

Quando le gemme incominciano ad allungarsi si effettuano gli innesti a spacco. Va ultimata la concimazione di tutte le piante da frutto con concimi completi, come fu già indicato nel mese di marzo (perfosfato parti 3, sale potassico parti 1, azotati parti 1).

Occorre combattere la Campe e tutti i bruchi in genere, la Tentredine delle perine, la Contarinia pirivoria, l’Antonomo

o Punteruolo del melo e pero, i brucolini della Ragna del melo e tutti gli altri insetti che iniziano i loro danni, con Arseniato di piombo colloidale al 0,50% oppure il Tiogamma all’1,50%, procurando di bagnare bene tutta la parte aerea delle piante e particolarmente i boccioli floreali, con la pompa irroratrice a getto polverizzatore.

Per risparmiare tempo si consiglia di unire l’Arseniato di piombo o il Tiogamma alle poltiglie anticrittogamiche preparate con polvere Caffaro all’i%, o alla poltiglia Bordolese che vanno date aneli’esse in questo mese.

Sui peschi e sulle altre piante fruttifere incominciano a comparire le prime colonie di Afidi che bisogna combattere senza indugio con Tiogamma o con qualche altro ottimo aficida. Questi trattamenti andranno ripetuti ogniqualvolta riappaiono nuovi nuclei di pidocchi.

Verso la fine del mese i germogli della vite saranno già schiusi, occorre praticare una solforazione con zolfi extra ventilati a cui si aggiungerà il 10% di polvere Caffaro, onde prevenire la peronospora e combattere nel contempo l’Oidio e TErinosi. Va ricordato che la Peronospera si previene e non si combatte quando si è già sviluppata.

In questo mese e nei susseguenti si fa la lotta contro il

Grillotalpa spargendo sul terreno infestato esche avvelenate che si trovano in commercio già preparate: Fluoris, Verderin, Risuro, ecc. nella dose di kg 2,50-3 ogni mille metri e ancora irrorando il terreno con soluzione airi,50% di Tiogamma in acqua.

Le esche di cui sopra si spargono al tramonto, e preferibilmente dopo una pioggia o una irrigazione, poiché allora le Grillotalpa vengono numerose alla superficie del terreno. A dieci-quindici giorni dalla prima distribuzione è bene effettuarne una seconda per liberare completamente il terreno da tutti gli insetti.

Le irrorazioni con soluzione di Tiogamma sono fortemente insettifughe e micidiali per qualsiasi insetto essendo il Tiogamma attivissimo per semplice contatto, per asfissia e per ingestione. Detto farmaco non è velenoso per gli animali a sangue caldo e non arreca alcun danno alla vegetazione.

 

V. MAGGIO

 

Giardino. — In questo mese si effettuano principalmente lavori colturali di sarchiatura e pulitura dalle male erbe alle aiuole, fasce, ecc. ; la tosatura dei prati, la pulizia dei viali e Tannaffiamento, se la stagione è asciutta.

Si termina la messa a dimora delle Dahlie, Canne, Pelar-gonium, Lantane, Plumbago, Fuchsie, ecc. Verso la fine del mese si completano le aiuole con Salvie, Coleus, Iresine, ecc. Tutte le piante annuali o biennali messe in semenzaio e seminate sotto vetro e rimpiolate, vanno messe a dimora: Begonie, Lobelia, Astri annuali; Ageratum, ecc. Ogni quindici giorni e sino alla prima quindicina di luglio si piantano i Gladioli di ogni varietà.

Si dia sempre la caccia a tutti gli insetti nocivi sia sotto forma di larve che di insetto perfetto: Farfalle di ogni specie, Maggiolino bruno o dorato, ecc. (vedasi avanti per il frutteto).

Stufe e cassoni. — I cassoni non servono che a contenere delle colture speciali come : Ciclamini, Primule, ecc. Prima di iniziare queste colture si dovrà fare una pulizia generale, cambiare il terriccio e lavare con acqua al solfato di rame airi% tutte le pareti, finestre, ed il terreno se non fu cambiato.

Tutte le piante conservate in stanzone o tepidario, ai primi del mese siano messe airaria aperta, previa la necessaria rin-vasatura per quelle che si terranno in vaso o cassa. Lo stanzone sarà ben pulito, ed il tepidario dopo la pulizia e la disinfezione ospiterà quelle piante che non si possono mettere all’aria libera, non disponendo di un luogo adatto: Begonie Rex, Felci di tutti i generi e varietà, Palme in genere, ecc.

Nella stufa temperata e calda si continua a fare le talee erbacee di Coleus, Iresine, Pelargonium, Lantane, Impatiens, ecc. Si termina la rinvasatura di tutte le piante che ne hanno bisogno, e verso la fine del mese si trasportano all’aria libera, ed in luogo adatto, tutte quelle piante che richiedono o che prosperano meglio all’aria libera. Si dà così dello spazio a quelle che resteranno anche durante la bella stagione. Arieggiare molto, annaffiare e schizzettare secondo la temperatura, ombreggiare nei giorni di sole.

Si sorvegli la comparsa degli Afidi, Trip, ecc. ed irrorare subito con Nicol all’i%, Tiogamma in polvere, o con altro sicuro aficida.

 

Orto. — È il mese del massimo lavoro; un buon giardiniere non ha nemmeno il tempo strettamente necessario al riposo materiale, tanti e vari sono i lavori che lo pressano. Sarchiature, diradamenti, zappature, rincalzature, pulizia dalle male erbe, e se la stagione decorre asciutta, annaffiamenti fatti sempre al mattino sino a quando l’aria si sarà riscaldata, allora converrà farli alla sera.

Ai primi del mese si completerà la semina delle Patate e dei Fagiuoli sia per il consumo verde che secco e dei Fagiuo-lini che si possono fare di quindici in quindici giorni graduando così il prodotto. Si mettono in piena terra le Zucche, Cetrioli, Meloni seminati in vaso e sotto vetro, e se ne seminano altri direttamente in piena terra. Si termina l’impianto dei pomidoro già rimpiolati sotto vetro, dei Peperoni, Melanzane, Sedani, Indivie, Cavoli cappuccio e Verza, Cavolfiori per l’estate, e su i bordi delle aiuole si pianteranno delle Lattughe a cappuccio o Indivia riccia d’estate. Si completano le seminagioni di Carote, Spinacio della Nuova Zelanda, Barbabietole a coste, Cicoria, Prezzemolo, ecc.

In questo mese si possono seminare tutti gli ortaggi.

In semenzaio occorrerà fare la semina per la raccolta estivo-autunnale dei Cavoli cappuccio e Verza, Cavoli di Bruxelles, Cavoli rapa e Broccoli, Sedano, Porri, ecc.

Le vetrate o finestre dei cassoni non servono più, si portano ben pulite ed asciutte nell’apposito magazzeno e durante il tempo di pioggia si riparano, accomodando i vetri rotti e ripassando il telaio con una buona verniciatura.

Frutteto. — In questo mese si devono osservare molte cose della massima importanza. In un primo luogo si devono spollonare tutte le piante fruttifere levando le vegetazioni inutili o mal collocate, eseguire le necessarie cimature sui rami da frutto e delle nuove vegetazioni per favorire l’emissione di gemme fruttifere.

Nei Peschi i rami fruttiferi che non hanno conservato frutti, si sopprimono subito appena sopra al ramo di rimpiazzo perchè il medesimo acquisti maggior vigore.

Tutte le vegetazioni superflue delle piante innestate si sopprimono lasciandone solo una superiore per attirare meglio la linfa sull’innesto; questa vegetazione verrà in seguito cimata e poi soppressa.

Si continua la caccia e distruzione degli insetti nocivi e specialmente gli Afidi del Pesco e degli altri fruttiferi con Nicol all’i% o con Tiogamma in polvere. Si deve iniziare la lotta contro il Verme delle Mele, delle Pere e della Ragna del Melo con Arseniato di piombo colloidale oppure Tiogamma, irrorato subito dopo la caduta dei petali dei fiori. Il trattamento deve essere abbondante ed effettuato con getto a spillo diretto con forza contro i piccoli frutticini. È bene effettuare almeno un paio di trattamenti alla distanza di qualche giorno specialmente se la stagione decorre umida.

Per combattere contemporaneamente anche la Ticchiola-tura del Pero e del Melo, l’Arseniato di piombo o il Tiogamma si possono vantaggiosamente mescolare alla poltiglia Bordolese o alla Polvere Caffaro airi% (100 1 d’acqua, kg 1 di polvere Caffaro e kg 0,500 di Arseniato di piombo oppure kg 1,500 di Tiogamma).

Contro la Ragna del Melo sono efficacissimi anche i trattamenti polverulenti con Abruchite oppure Tiogamma, che si distribuiscono tali e quali coi comuni soffietti da zolfo, prima che i bruchi si siano costruiti i loro nidi. Nello stesso modo si combattono le Tignuole del Susino e del Ciliegio.

Si devono iniziare i trattamenti anticrittogamici alle viti appena la temperatura minima non scende al disotto di io0 C e si abbiano periodi di pioggia, di nebbia o di rugiada che bagnino le foglie per qualche ora. Si fa preferibilmente un primo trattamento di zolfo ramato (meglio se con polvere Caffaro), alternando in seguito i trattamenti polverulenti zolforameici con le irrorazioni di poltiglia Bordolese o di polvere Caffaro all’i%. Quando l’infezione peronosporica si presentasse particolarmente violenta è bene usare dette poltiglie nella dose dell’1,50%.

Verso la fine del mese fanno la loro comparsa le Tignuole dell’Uva della generazione primaverile; si distruggono con irrorazioni di Azol (arseniato di Calcio speciale) nella proporzione di g 500-600 per ogni ettolitro d’acqua, oppure altro insetticida per contatto e per ingestione. Coincidendo i trattamenti contro la peronospora e quelli contro le Tignuole, si può vantaggiosamente unire l’insetticida alle poltiglie ramate. Si consigliano sempre due trattamenti: il primo da effettuarsi qualche giorno dopo il massimo sfarfallamento (visibile di sera nei vigneti); il secondo dieci giorni dopo. Condizione essenziale di riuscita è che i trattamenti siano effettuati al momento opportuno, cioè quando si vede il massimo volo delle farfalline, ciò che avviene normalmente verso la fine di maggio-primi di giugno secondo l’andamento stagionale più o meno caldo.

 

VI. GIUGNO

 

Giardino. — In questo mese devono essere terminate tutte le piantagioni delle aiuole, fasce, ecc. ; la messa a dimora delle piante isolate o dei gruppi: Dahlie, Canne, Caladium esculentum, pantane, Plumbago, ecc.

Si mettono a dimora le talee dei Crisantemi autunnali, e si dispongono anche le piante vivaci a fioritura autunnale come: Helenium, Astri perenni, Rudbeckia, ecc.

Si levano i bulbi dei Giacinti, Tulipani, ecc., le Viole del pensiero, Myosotis, ecc. che hanno ultimato la loro fioritura, e si sostituiranno con altre piante fiorifere o da fogliame già predisposte a questo scopo. Si mettono i tutori alle Dahlie e a tutte le altre piante che richiedono un sostegno.

Se le piogge si fanno desiderare, gran parte del tempo verrà assorbito dalle annaffiature che dovranno essere frequenti per le piantine di recente messe a dimora nelle aiuole. Tutte le aiuole vanno tenute sarchiate e pulite dalle male erbe. La tosatura dei tappeti verdi si farà ogni 8-10 giorni e si estirperanno tutte le male erbe e specialmente quelle a larghe foglie. I viali, grandi o piccoli dovranno essere mantenuti sempre puliti.

Si potano gli arbusti a fioritura primaverile, e le rose non rifiorenti, appena la loro fioritura incomincia a passare. Si distruggono gli Afidi, specialmente delle rose con Nicol oppure con Tiogamma; si irrorano con poltiglia Bordolese, o polvere Caffaro tutti gli arbusti di rose per combattere la ruggine; se compare il bianco sulle cime della vegetazione, occorre solforare energicamente.

Stufe. — Nelle stufe si deve curare Tannaifiamento e la schizzettatura delle piante rimaste, e ombreggiare convenientemente quando vi è sole. Si può continuare, in caso di necessità, a fare talee erbacee. Si badi che nella stufa non alberghino degli Afidi o insetti nocivi; irrorare preventivamente le piante con estratto di tabacco e sapone nero all’i%, con Nicol o con Tiogamma in polvere.

Vanno curate e tenute in efficienza anche le piante in vaso messe all’aria libera. Sarà bene aiutare la loro vegetazione aggiungendo all’acqua delle annaffiature, una volta alla settimana, uno o due grammi di Nitrato di soda o di calcio per ogni litro d’acqua.

 

Orto. — Continuano tutti i lavori di coltura e pulizia. Dopo una buona sarchiatura o rincalzatura alle Indivie, Lattughe, Cavoli, Pomidori, ecc., operare la copertura del terreno con cartone catramato o stallatico sfatto oppure con foglie.

Mano a mano che le aiuole vengono liberate da una coltura, si rinnova la concimazione con stallatico ben decam-posto; serve bene all’uopo quello tolto dai letti caldi. Le aiuole si vangano e vi si piantano altri ortaggi di genere diverso dal precedente.

In questo mese si seminano: Cavoli invernali di tutte le specie compresi i Cavolfiori e i Broccoli, Indivie, Carote, Cicorie, Lattughe, Fagiuolini, Zucchette, ecc. Si trapiantano Porri, Sedano, Cavoli, Bietole a coste, Barbabietole, ecc. Se la stagione decorre asciutta necessita irrigare abbondantemente i seminati e le piantine di nuovo impianto, ed in specie le Zucche, i Cetrioli, i Meloni, e i Fagiuolini che sono avidi d’acqua.

Contro la peronospora della Patata, Pomidori, Peperoni e Sedano vanno effettuate irrorazioni con polvere Caffaro al-l’i%; oppure praticati trattamenti a secco, da ripetersi ogni dieci giorni, con la seguente miscela cuprica: polvere Caffaro kg 20, gesso kg 80. Analoga miscela al 30% di polvere Caffaro, serve ottimamente anche per prevenire lo sviluppo del

Vaiuolo delle foglie di Barbabietole e di Bieta. Si ripete la lotta contro le Grillotalpe con i mezzi descritti in precedenza.

Si combattono gli Afidi (gorgoglioni o pidocchi) e tutti gli altri insetti che infestano gli ortaggi con Nicol o con estratto di tabacco od altro aficida all’i%. Contro i bruchi delle farfalle (gatte) che divorano le foglie dei Cavoli si devono fare irrorazioni con Fluosilicato di Bario al 0,50%; oppure solforazioni con Abruchite, Arsicida, Tiogamma, ecc.

Frutteto. — Sorvegliare le piante e specialmente quelle giovani e quelle sottoposte a determinate forme, per mantenere l’equilibrio vegetativo. Sopprimere tutte le vegetazioni inutili, fare le necessarie cimature, legare (senza stringere troppo ai tutori) i giovani prolungamenti. Diradare i frutti ove sono troppo numerosi, lasciando solo i più robusti e ben collocati.

È bene eseguire un altro trattamento contro il Verme delle Pere e delle Mele con Arseniato di piombo al 0,50% oppure con Tiogamma o con altri prodotti (vedasi « Breve guida alla lotta antiparassitaria » a pag. 480). Verso la fine del mese si fanno un paio di trattamenti con Arseniato di piombo o con Azol al 0,50% contro il Verme delle Noci.

Si continuano i trattamenti a secco con zolfo extra, ramato al 15-20% di polvere Caffaro, alle viti; questi trattamenti sono particolarmente efficaci contro la peronospora dei grappoli (peronospora larvata). Vanno alternati con trattamenti liquidi di polvere di Caffaro alTi% o con poltiglia Bordolese pure all’1% per preservare le foglie. Al principio del mese si effettuerà il secondo trattamento con Azol (0,50%) contro le Tignuole dell’uva, come si è detto nel mese precedente.

Si sarchia e pulisce il terreno, indi si copre con cartone catramato o asfaltato oppure con paglia, foglie, ecc., per preservare le piante dalla siccità, e risparmiare mano d’opera nei lavori colturali.

 

VII. LUGLIO

 

Giardino. — Le rose non rifiorenti hanno già ultimata la fioritura, necessita quindi affrettarne la potatura.

Tutte le piante sarmentóse e di grande sviluppo erbaceo vanno legate convenientemente ai sostegni in modo che il vento, o altre cause, non le possano danneggiare.

Nelle aiuole si rimpiazzano le piante la cui fioritura è passata con altre che siano all’inizio di essa. Si cimano quelle a fogliame colorato onde facciano un bel cespo, e tutte devono essere limitate nello spazio dell’aiuola a loro destinato; si sarchiano e si tengono monde dalle cattive erbe. I/annaf-fiamento necessario si farà alla sera od alla mattina per tempo.

La tosatura dei prati e la pulizia dei viali deve essere costantemente osservata.

Si levano dal terreno tutti i bulbi di Giacinti, Tulipani, Narcisi, Ranuncoli, Anemoni, ecc. e una volta asciugati, si collocano in serbo nello stanzone o magazzeno, per rimetterli in piena terra nel prossimo autunno.

In questo mese si moltiplicano tutte le piante vivaci a fioritura invernale o primaverile: Aubretia, Alyssum, Ara-bis, ecc. Si piantano i bulbi per la fioritura autunnale: Ama-ryllis, Fritillaria, ecc. e si termina la messa a dimora delle piante vivaci: Helenium, Astri perenni, Rudbeckia, ecc.

Siano applicate le solite irrorazioni anticrittogamiche e antisettiche alle diverse piante e segnatamente alle Rose, Crisantemi d’autunno, Garofani, Delphinium, ecc.

Stufe e cassoni. — Nei cassoni si continuano le colture speciali. Occorre ombreggiare, schizzettare, annaffiare convenientemente, ed applicare ogni settimana le cure preventive per le malattie parassitane in genere. Nelle stufe praticare le stesse cure raccomandate per i cassoni.

 

Orto. — Si ripetono durante il mese le seminagioni dei Fagiuolini, delle Lattughe, Zucchette, ecc. ; e verso la fine del mese, Carote, Rapanelli, Ramolacci, Rape, Prezzemolo, Cicorie, ecc. Si ripiantano i Cavoli cappucci, C. fiori, C. broccoli, Porri, Sedani, Cicorie, Lattughe, ecc. Si rincalzano o si impagliano i Sedani e le Indivie d’estate che hanno raggiunto il loro pieno sviluppo.

Si deve curare la raccolta dei semi a mano a mano che vengono a maturazione.

L’Aglio è maturo, si coglie e una volta asciutto si porta in magazzeno in luogo asciutto. Alle Cipolle si deve torcere il fusto perchè maturino meglio e s’ingrossino. I Pomidori vanno costantemente curati legandoli ai tutori, levando le vegetazioni inutili e facendo continui trattamenti con polvere Caffaro o poltiglia Bordolese all’i% per prevenire la peronospora, specialmente se la stagione decorre piuttosto umida.

Verso la fine del mese si preparano concimate e ben lavorate tutte le aiuole rimaste libere, perchè sieno pronte a ricevere le nuove semine o trapianti. L’annaffiatura deve essere abbondante e ripetuta sovente.

Frutteto. — Si sorvegliano e si cimano i rami troppo vigorosi delle piante per mantenere l’equilibrio vegetativo; si piegano, legandoli con salici, quelli che hanno tendenza verticale per moderarne lo sviluppo e si spuntano le cacciate originate dalla prima cimatura. Si pratica la potatura verde ai peschi e specialmente a quelli il cui prodotto è già stato raccolto.

È questo il mese più favorevole allo sviluppo dell’Oidio. Occorre solforare ripetutamente e particolarmente i grappoli dell’uva con zolfi ramati al 10-20% di polvere Caffaro per impedire lo sviluppo dell’Oidio e della Peronospora dei grappoli. Se i trattamenti liquidi sono indicatissimi per proteggere le foglie, la protezione dei grappoli dalla peronospora larvata èB soltanto possibile con zolfi fortemente ramati ed in special modo con zolfi ventilati contenenti il 15-20% di polvere Caffaro. I trattamenti polverulenti sono infatti molto più adesivi di quelli liquidi.

 

Vili. AGOSTO

 

Giardino. — Sono sempre in prima linea i lavori di an-naffiamento, tosatura dei prati e delle bordure, la sarchiatura e pulizia delle aiuole e dei prati.

Si rimpiazzano nelle aiuole le piante sfiorite con Astri annuali, Balsamine, Begonie, Tageti, Salvie, ecc. che si tolgono dal vivaio, con la zolla di terra, previa abbondante annaffiatura.

Va ultimata la moltiplicazione ed il ripristino delle bordure con piante vivaci a fioritura precoce come: Primule, Aubretia, Alyssum, ecc. Si piantano i bulbi di Iyilium candi-dum, Crocus, ecc.

In questo mese si devono seminare, a mezz’ombra o sotto vetro, le piante bisannuali per la fioritura primaverile: Viola tricolor, Myosotis, Bellis, Delphinium, Iberis, Cheiranthus in-canus e Cheiri, ecc.

Si fanno pure in questo mese gli innesti a gemma dormiente sulle Rose.

Si curano i Crisantemi d’autunno con annaffiamenti, spol-lonature, cimature, trattamenti anticrittogamici e somministrazione di concimi composti sciolti in acqua in dosi minime, ma ripetute ogni 8-10 giorni.

Stufe e cassoni. — Verso la fine di questo mese si devono rinvasare tutte le piante che accusano strettezza di spazio, ed in special modo quelle che sono state interrate e le cui radici sono sortite dal vaso provocando eccessiva vegetazione. Alle medesime si tagliano le radici, si raccorciano i rami e dopo rinvasate si mettono in luogo riparato ed ombreggiato per facilitarne la ripresa vegetativa.

Si seminano in terrine o cassette, mettendole in luogo riparato dai raggi solari: Cinerarie, Primule, Calceolaria, Ciclamini, Mimulus, ecc.

Si fanno le talee di tutte quelle piante che servano alla decorazione del giardino : Pelargonium di tutte le specie,

Fuchsia, Heliotropium, pantana, Plumbago, Coleus, Iresine, ecc.

Verso la fine del mese si mettono in vaso i bulbi di Giacinti, Tulipani, Narcisi, ecc. di varietà precoci per forzarli nella stufa calda ed averne la fioritura per Natale e Capo d’anno; questi vasi si mettono all’ombra e si coprono con foglie così saranno pronti, verso la metà di novembre, per essere sottoposti alla forzatura. Ai cassoni si dedicano le stesse cure praticate nel decorso mese.

 

Orto. — Se non piove sufficientemente, si devono annaffiare tutti gli ortaggi, ma in special modo non si dovrà lasciar mancare l’acqua alle Zucchette, Cetrioli, Fagiuoli, Sedani, Melanzane e Peperoni che sono avidi di molt’acqua.

Si può aiutare e stimolare la vegetazione dei Sedani, Cavoli in genere, ecc. dando, una volta alla settimana, degli ingrassi liquidi azotati, che siano molto diluiti in acqua.

Tutte le aiuole libere vanno seminate o piantate per la produzione autunno-invernale; così si iniziano le semine degli Spinaci, e della Valerianella (che si ripetono sino a ottobre), delle Cipolle bianche, dei Porri, delle Rape e la Lattuga della passione (che si trapianterà sotto muro), Cavoli cappucci precoci, e in buona esposizione, le Carote per la primavera. Verso la fine del mese si seminano i Rapanelli e i Ramolacci.

Si rincalzano e si legano: Sedani, Indivia e Cardi perchè possano imbiancare. Si trapiantano gli ultimi Cavoli, Sedani e Indivie per l’inverno.

Se si coltivano Fragole, questo è il mese indicato per il trapianto in nuove aiuole o bordure.

Continuano i lavori colturali: rincalzatura, sarchiature, pulizia e cure contro le malattie e gli insetti nocivi, nonché la spollonatura dei Pomidori.

Frutteto. — Si portano a termine le ultime cimature che, ben applicate, risparmiano notevole lavoro di potatura in marzo-aprile. Si sfogliano moderatamente, le viti perchè

i grappoli prossimi alla maturazione acquistino colore e sapore.

In questo mese si innestano a gemma dormiente quasi tutti gli alberi fruttiferi. Il Mandorlo ed il Pesco, che sono quasi sempre molto vigorosi, s’innesteranno nel prossimo mese, appena la loro vegetazione incomincerà a declinare.

Si possono iniziare i lavori preparatori per i nuovi impianti.

Contro la Tingide che danneggia le foglie dei fruttiferi e contro gli Afidi, irrorare con Nicol all’i% o con Tiogamma, dirigendo il getto sulle pagine inferiori delle foglie e sulla sommità dei rametti. Alle viti le solite irrorazioni con poltiglia Bordolese o polvere Caffaro, e le solforazioni con zolfo ramato dirette specialmente ai grappoli. Se nella prima decade del mese si nota ancora la presenza nel vigneto delle farfalline di Tignola, è bene effettuare un trattamento polverulento ai grappoli con un prodotto arsenicale oppure un insetticida organico a base di D.D.T. o di Tiogamma.

 

IX. SETTEMBRE

 

Giardino. — Nel giardino si sorveglia che le aiuole e specialmente quelle a disegno siano complete e che ogni pianta riempia lo spazio assegnatole. Si concima e si fanno le irrorazioni anticrittogamiche ai Crisantemi d’autunno, i cui fiori devono essere anche diradati (sbottonatura).

Si possono seminare: Begonie semperflorens, Cheiranthus annuus, Chrysantemum carinatum, Verbena, Reseda, Gaillar-dia, Lobelia, Mimulus, ecc. per avere piantine a fioritura primaverile anticipata, da preservare in cassone o tepidario.

Si continua l’invasatura delle piante bulbose da sottoporre alla forzatura, e si inizieranno anche le prime piantagioni in piena terra.

Stufe e cassoni. — Si devono accelerare le rinvasature delle piante da tepidario e da stufa temperata, perchè abbiano a completare la necessaria ripresa prima che siano ritirate. In questo mese le annaffiature devono essere gradatamente diminuite, e di conseguenza vanno fatte di mattina.

Per la fine del mese si approntino le finestre per i cassoni e il tepidario.

Entro i primi del mese, si porti a compimento la moltiplicazione, a mezzo di talee, di tutte le piante che dovranno servire, nella prossima annata, alla decorazione del giardino: Pelargonium, Anthemis frutescens (Margherita), Salvia, Verbene, Impatiens, Petunie doppie, pantana, Plumbago, ecc. Se non si dispone di una stufa calda ove poter ritirare i ceppi di Coleus, Iresine, Alternanthera, ecc., tolti dalla piena terra, converrà fare delle talee in piccoli vasi, e una volta radicati, si potranno conservare in stufa temperata tenendole presso ai vetri.

Verso la fine del mese si ritirano le piante da stufa calda.

 

Orto. — Vanno ultimate le semine e i trapianti di cui agli ortaggi citati nel mese precedente. Le annaffiature saranno diminuite o cesseranno del tutto dopo le prime piogge, che in questo mese generalmente non mancano.

Si rincalzano e s’imbiancano Sedani, Cardi, Bietole a coste; si trapiantano gli ultimi Cavoli per il prodotto tardivo e Lattughe a cappuccio. Si continuerà la rincalzatura e la concimazione liquida dei Cavoli e Cavolfiori precedentemente trapiantati.

Contro le Lumache ed i Vermi grigi del terreno si spargono piccoli mucchietti (senza interrarli) di crusca avvelenata con Verde arsenicale (Cruscolina), nella dose di kg 2,50-3 per ogni mille metri quadrati, oppure polvere di Tiogamma. Ripetere le irrorazioni rameiche ai Pomidoro, Sedani, ecc. per prevenire le malattie crittogamiche e i trattamenti contro gli Afidi con Tiogamma.

4. Frutteto. — In questo mese nel frutteto si terminano gli innesti di quelle piante il cui vigore eccessivo è ora in rallentamento, e in special modo quelli dei Mandorli e dei Peschi.

Si continua a scoprire, dalle foglie eccessive, l’uva troppo ombreggiata, per affrettarne la maturazione.

 

X. OTTOBRE

 

Giardino. — La vegetazione è pressoché ultimata, le notti lunghe e fresche suppliscono alle annaffiature.

Le piante del giardino assumono le più belle tinte: giallo, rosso, bruno, ecc. sono i primi segni del prossimo autunno.

Le foglie abbandonano i loro rami e coprono i prati ed i viali, necessita levarle ogni giorno. Si tagliano tutti i fusti delle piante che hanno ultimato la fioritura e sono disseccate: Astri annuali, Gladioli, Coreopsis, Balsamine, ecc. Al loro posto si potranno mettere dei Crisantemi già predisposti a questo scopo.

Si concimano e si lavorano le fasce e le aiuole destinate a ricevere le piante che fioriranno la prossima primavera: Dianthus poeticus, Antirrhinum majus, Scabiosa, Campanula, Viola del pensiero, Myosotis, Bellis, Silene, ecc.

Si completa la piantagione delle piante bulbose a fioritura primaverile nei terreni leggeri : Giacinti, Tulipani, Narcisi, Iris, ecc. Si levano i rizomi delle Canne ed i bulbi di Begonie che furono messe in piena terra. I bulbi dei Gladioli a mano a mano che saranno maturi, si estirpano e dopo asciugati per bene si riporranno in magazzeno o stanzone.

Si invasano le talee fatte nei mesi precedenti e si mettono in cassone o tepidario o nella stufa temperata vicino ai vetri, secondo la specie.

Verso la metà del mese e anche prima, secondo la stagione, si devono coprire i Crisantemi autunnali a grande fiore con della tela impermeabile per preservare i fiori dalle piogge e da eventuali brinate.

Stufe e cassoni. — Lo stanzone ed il tepidario saranno messi in grado di ricevere le piante, previa la necessaria pulizia e disinfezione. La prudenza e la pratica consigliano che tutte le piante da stanzone e da tepidario siano ritirate, anche se il tempo non minacci gelo, prima della fine del mese.

Tutte le piante vanno sistemate secondo le loro esigenze in modo che abbiano aria e luce sufficiente, tenendo presente che le piante erbacee vogliono più luce di quelle legnose.

Si levano e si ritirano in stanzone o tepidario tutte le piante collocate in piena terra per la decorazione delle aiuole o dei tappeti verdi nel mese di maggio-giugno e cioè: pantane, Fuchsie, Bougainvillea, Plumbago, Pelargonium, ecc. che devono in precedenza essere potate e invasate.

 

Orto. — Le semine sono ultimate, fatta eccezione per gli Spinaci e la Valerianella o Dolcetta che possono ancora essere seminate in località riparate. Disponendo di un luogo ben riparato o di cassoni, si può seminare della Lattuga a cappuccio o da taglio.

Si rimpiolano, in luogo riparato, le piantine di Cavoli seminate in semenzaio neiragosto-settembre, che saranno messe a dimora nel prossimo febbraio-marzo, a meno che siano abbastanza sviluppate e si disponga di un terreno asciutto per collocarle senz’altro a dimora. Si piantano a dimora le Cipolle bianche, la Lattuga della passione, Porri, Aglio; e si continua ad imbiancare Indivia, Sedani, Cardi, ecc.

Si sfanno i letti caldi e si conserva il letame che servirà per i terricci e per concimare. Si preparano le aiuole per seminarvi a fine mese i Piselli.

Si levano tutti gli steli degli Asparagi e le foglie secche. Si coprono con foglie o stuoie le aiuole di Indivia, Cicoria, e Lattughe che non sono pronte per essere consumate.

Frutteto. — In questo mese ha principio la raccolta della frutta invernale. Le frutta devono essere raccolte in giornate serene, ad una ad una, così da non arrecare loro il minimo guasto. Si pongono delicatamente nei panieri e si trasportano, a mano, nell’anticamera del fruttaio ove, dopo la necessaria scelta, si ripongono sulle tavole o graticci. La frutta va raccolta gradatamente, giusta la maturanza. Le varietà tardive guadagnano in aroma se lasciate sulla pianta sino alla caduta delle foglie.

Si preparano le buche per i nuovi impianti; si estirpano le piante destinate ad essere soppresse, al loro posto si aprono buche più grandi del normale e si avrà cura di asportare tutte le radici che si trovano nel terreno, specialmente se la pianta che si sostituisce era morta per marciume radicale, nel quale caso si risanerà il terreno lasciando la buca aperta sino alla primavera successiva e spargendo in essa qualche secchio di calce viva e alcuni chili di solfato di ferro in polvere (microcristallino) .

 

XI. NOVEMBRE

 

Giardino. — Gli alberi continuano a perdere le foglie, che verranno giornalmente rastrellate per coprire le piante che soffrono dei geli, per fare letti caldi o quanto meno per preparare del terriccio di foglie che è sempre utile al giardiniere.

Va ultimata l’estirpazione dei bulbi, tuberi e rizomi che furono messi in piena terra, nonché delle piante che devono essere ritirate perchè soffrono il gelo. Le Dahlie si possono estirpare anche più tardi, per godere sino all’ultimo della loro fioritura. Tutte le piante annuali vanno estirpate, le aiuole ripulite e completate con piante biennali a fioritura primave-rile-estiva.

Questo è il mese più propizio per l’impianto degli arbusti a foglia caduca; le Conifere se non furono già trapiantate in settembre, vanno lasciate in posto per rimandarne l’impianto alla veniente primavera. Le piante a fogliame persistente (sempreverdi) devono essere piantate a settembre-ottobre oppure a primavera.

Se non si è ancora fatto, si deve ultimare l’impianto dei bulbi di Giacinti, Tulipani, Narcisi, ecc.

Delle piante le cui radici soffrono il gelo si deve coprire il piede con foglie, paglia o altro materiale simile; quelle il cui fusto potrebbe soffrire, vanno impagliate, e se hanno chioma voluminosa che la neve potrebbe pregiudicare, si coprono con un cappello di paglia in modo però che la chioma possa ricevere aria e luce e, se possibile, anche i raggi del sole.

Stufe e cassoni. — Le piante messe a posto nello stanzone e nel tepidario sino dallo scorso mese, necessitano di poche cure per mantenerle sane sino alla veniente primavera. Cure che si riducono a delle annaffiature giudiziose e molto moderate, mentre occorre sorvegliare che la temperatura non scenda oltre il prefisso; dando tutta l’aria possibile, special-mente nelle belle giornate; tenendo le piante pulite dalle foglie secche, guaste, ecc.

Durante la notte i cassoni contenenti le piante di Primule, Ciclamini, Mimulus, ecc. devono essere coperti da stuoie di paglia e di giorno devono avere quanta più aria possibile, segnatamente nei giorni di sole.

Si annaffia il puro necessario.

 

Orto. — I lavori più importanti sono pressoché ultimati; è però necessario apprestare quanto servirà a proteggere le colture dal gelo così da non perdere i prodotti vernini.

Il Sedano va rincalzato per imbiancarlo, parte di esso si può estirpare e interrare in un cassone ove imbianchirà rapidamente; si tenga presente che il Sedano soffre il gelo. I Cavoli che hanno formato la testa si estirpano e si interreranno, uno contro l’altro, con la testa volta a nord, e si coprono con paglia o stuoie per preservarli dal gelo. Si metta della paglia

o delle foglie al piede dei Carciofi; si coprono con stuoie o pagliazzoni in modo che possano prendere il sole le aiuole con: Prezzemolo, Cicoria, Spinaci, Porri, ecc.

Prima che sopravvengano i geli si estirpano le Barbabietole, le Rape, le Carote, i Cardi, parte dei Sedani, Porri, Indivia, ecc. che si trapiantano in una cantina chiara od in uno stanzone riparato, i tuberi saranno stratificati in sabbia e le altre piante pulite ed interrate una contro l’altra serviranno al normale consumo in caso di forte gelata o nevicata che impedirebbe il giornaliero prelevamento se fossero in piena terra.

Quanto rimane nell’orto sia riparato dai geli il meglio possibile, tenendo conto del clima e della esposizione.

Contro muro si seminano i Piselli precoci, pure contro muro ed in aiuole inclinate a mezzodì, si piantano Cavoli precoci e Lattughe d’inverno. Va ultimato l’impianto dell’Aglio. Si fanno letti tiepidi e vi si semina Lattuga da taglio, Lattuga a cappuccio e Rapanelli precoci; vi si trapiantano Lattughe a cappuccio e Cavolfiori precoci a gambo corto, seminati in ottobre.

Proseguono, sempre sotto letto tiepido, le semine e gli impianti di Cavolfiori e Cavoli cappuccio precoci sino a quando si potranno fare all’aperto, cioè in marzo. Per queste colture necessita disporre di molto stallatico fresco per rinnovare i letti necessari ai diversi cassoni che le devono ospitare.

Frutteto. — Le piante ormai hanno perso compieta-mente le foglie che si rastrelleranno accuratamente per bruciarle in luogo isolato nella tema che possano ospitare germi di malattie parassitane.

Appena cessate le piogge autunnali e verso la fine del mese, in giornata calda e senza vento, si effettuerà un primo trattamento alle piante fruttifere con solfato di rame e calce al 4% oppure polvere Caffaro al 4% ; o meglio con antiparassitari tipo: Fitodrin, Antiparasit, Neodendrin, ecc. Si consulti a pag. 480 la « Breve guida alla lotta antiparassitaria ».

Tempo permettendo si effettuano i nuovi impianti nelle buche precedentemente preparate, seguendo le istruzioni di cui al capitolo apposito.

Oltre ai concimi normali, sarà utile interrare concimi a lenta decomposizione: residui di cuoio, pelettami, ossa, ecc.

Prima che geli è bene potare le vecchie piante di Pero e di Melo per risparmiare alle medesime la nutrizione di legno che va comunque soppresso. Inoltre, prima dell’inverno è ancora consigliabile effettuare la normale concimazione interrando i fertilizzanti con lavoro di vanga.

 

XII. DICEMBRE

 

Giardino. — In questo mese si vangano e si preparano

i prati che per qualsiasi motivo si debbono rinnovare. Si effettuano i movimenti di terreno che si ritengono necessari. Va ultimata la piantagione delle essenze a foglia caduca, e si completano, se non sono già in posto, i necessari ripari alle piante delicate di piena terra.

Va eseguita un’ultima rastrellatura ai prati e ai viali per raccogliere le foglie degli alberi e portarle in luogo riparato.

La ghiaia dei viali si deve ammonticchiare perchè non si perda, interrandosi nel terreno, per effetto del gelo e disgelo. Si spurgano gli scoli dell’acqua e si livellano le parti difettose dei viali.

Stufe e cassoni. — Nelle stufe si sorveglia la temperatura regolandola secondo le esigenze delle piante ospitate e nelle belle giornate si dia aria evitando comunque correnti d’aria fredda.

Le piante in vegetazione si bagnano moderatamente ; quelle che vanno a riposo ancora meno e quelle che già sono a riposo solamente quando la terra è ben asciutta. Nella stufa calda, nelle giornate ben soleggiate, si schizzettano le piante con acqua che abbia la temperatura dell’ambiente e questa operazione si effettua dalle ore undici alle tredici e non oltre.

Nello stanzone e nella stufa fredda si sorvegli che la temperatura non discenda sotto zero; si dia la maggior quantità d’aria possibile, sempre che il tempo lo permetta.

Nelle stufe si tenga sempre la massima pulizia, levando, mano a mano che si formano, le foglie guaste, lavando i vasi, ecc. Non appena il sole tramonta, si abbassano le stuoie e i pagliaz-zoni, disposti in precedenza, e si rialzano al mattino dopo qualche ora di sole.

Ai cassoni, che contengono in coltura piante bisognose di un poco di caldo, si farà un letto tiepido e si copriranno con

pagliazzoni o stuoie per preservarli durante le ore fredde della notte.

Ai primi del mese si inizia la forzatura dei Giacinti, Tulipani, Iris, Crocus, Primule della China, Azalee, Syringa, ecc. su letto caldo o tiepido, oppure nella stufa temperata o calda, secondo le esigenze delle piante che si forzano.

 

Orto. — In questo mese si iniziano i lavori di scasso e di sistemazione del terreno. Si continuano i lavori citati nello scorso mese per riparare gli ortaggi. Si trasporta lo stallatico dove occorre e si sfanno i letti vecchi per preparare il posto ai nuovi.

Se il terreno dell’orto è argilloso, nelle aiuole libere si effettua la vangatura lasciando intere le zolle che per effetto del gelo e disgelo si disgregheranno, migliorando gradata-mente la composizione fisica a vantaggio delle colture che seguiranno.

Nelle belle giornate, si dia aria alle cantine e agli stanzoni dove sono conservati ed interrati gli ortaggi.

In buona esposizione si possono ancora seminare dei Piselli. Si continua l’imbiancamento del Sedano, Cardi e Indivie; la coltura dei Cavoli, Insalate, Ravanelli, ecc. sotto vetro o su letto tiepido o caldo.

Nelle cattive giornate si riparano e si fanno attrezzi e pagliazzoni.

Frutteto. — In questo mese, nei giorni in cui non gela, si può continuare la potatura delle piante deboli e vecchie di Pero e Melo. Le piante da frutto con semi a nocciolo, Peschi, Susini, Albicocchi, ecc., avendo il legno molto più tenero e delicato, non si possono potare per tema del gelo.

Si continua la concimazione e la coltura del terreno se la stagione lo consente.