Green Economy : le api e l’apicoltura

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Un ottimo affare se affrontato nel giusto modo.

 

L’Apicoltura in Italia sta passando per un momento di consolidamento della catena produttiva, fase in cui la competizione diventa più serrata tra tutti i partecipanti (fornitori al consumo, apicoltori, operatori qualificati, industria e mercato esterno e interno. Ed è proprio in questo momento che l’apicoltore deve cambiare la propria attitudine, accettando l’importanza della tecnologia e della corretta gestione del suo negozio, passando a un comportamento da imprenditore rurale e trattando l’apicoltura e affrontandola come un’impresa vera e propria.

L’Apicoltura è un attività produttiva in espansione nonostante la crisi e si presenta come eccellente alternativa allo sfruttamento intensivo delle proprietà rurali, oltre che ad intensificare l’impollinizzazione della flora della regione. Oltretutto é un’attività che risponde appieno agli specifici criteri tecnici dei tre principi basici di sostenibilità: ecologico, sociale ed economico.

Vediamo insieme cosa rende attrattiva l’apicoltura:

  • Si presenta come un’attività di basso investimento e con una buona redditività, quindi anche per le persone che hanno poca disponibilità (giovani, pensionati, disoccupati);
  • Al suo interno si possono sviluppare vari tipi d’iniziative, dipendendo dalla disponibilità economica e dal tempo disponibile all’impresario, può essere quindi un impresa di piccola a media grandezza;
  • L’Apicoltura genera occupazione per tutta la famiglia assicurando una rendita a ciascuno, attraverso la diversificazione dei prodotti (costruzione e vendita di arnie, prodotti per apicoltura, vendita e selezione di sciami ecc) oppure : miele, propoli,cera, apitoxina, polline ecc.
  • Non è necessaria una grande proprietà di terra, anzi essendo un’attività che contribuisce alla preservazione della natura e all’impollinizzazione naturale, alcuni grandi agricoltori mettono a disposizione degli apicoltori non solo lo spazio ma anche i prodotti per apicoltura necessari alla costituzione di apiari tra le loro colture (biologiche ovviamente!)
  • Aumenta la produzione agricola, attraverso la pollinizzazione, ed in alcune culture come il melone e le mele è praticamente indispensabile la presenza delle api sul campo.
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Teniamo presente però che le opportunità per investire in un buon affare, non appaiono normalmente per caso, ma possono invece essere cercate e costruite partendo dalla ricerca d’informazioni e conoscenze acquisite da altri attraverso il tempo. Quindi è sempre importante che l’impresario faccia i suoi calcoli sopra le spese ed i risultati sperati, così anche per quanto riguarda l’apicultura, l’impresario deve avere una visione globale del procedimento che va dalla conoscenza del mercato dei fornitori fino al mercato del consumatore finale, conoscendo bene i canali attraverso i quali dovrà commercializzare il suo prodotto.

Così è di fondamentale importanza che si legga qualcosa di approfondito a proposito, si frequenti un corso di apicultura, si visitino apiari gestiti da professionali, cooperative di produttori, per potersi formare una conoscenza teorica e pratica sopra l’attività apiaria, il tutto prima di decidere di affrontare l’investimento.


SPECIE DI API PRESENTI IN ITALIA

 

Cominciamo da questa breve lista per farci un idea delle specie presenti in Italia, ricordiamo che, anche in questo caso, l’apicultore deve scegliere il tipo di api con le quali vuole avere a che fare, conoscerle bene e farsi conoscere da loro.

  • Apis Mellifica Mellifica. Presente in tutta l’Europa nord orientale, penisola Iberica e Francia meridionale. Dal corpo scuro è l’ape diciamo così più “antica”. Era diffusa ovunque, in tutti i continenti ma con il tempo è stata allontanata dalle zone più calde da api più chiare, in Italia dalla ligustica. E`nervosa e aggressiva, più grande dell’ape Ligustica Italiana, sciama difficilmente. E`resistente alle temperature basse, ha una covata più lenta in primaverae perciò non è molto adatta quando si vuole un miele che usa le fioriture precoci.
  • Apis Mellifica Carnica: Di origine Slovena introdotta dall’uomo negli Stati Uniti, compete molto come gradimento con l’ape italiana. Decisamente mansueta, può essere collocata vicino ai posti abitati, è una buona “bottinatrice”ma produce poco propolis e poca cera, ha buon senso d’orientamento, sopporta bene il freddo e i lunghi inverni, ha purtroppo facilità a sciamare quando non ben accudita e non è molto selettiva nella scelta del cibo.
  • Apis Mellifica Ligustica: Detta anche Ape Italiana, è presente in tutto il nostro Paese ad esclusione della Sicilia dove ne esiste una sottospecie (Apis mellifera sicula). E`la classica ape dal giallo tendente all’arancione, è praticamente considerata a rischio estinzione, ma grazie alla proibizione di alcune sostanze insetticidi nell’agricoltura la sua popolazione sta’ nuovamente aumentando. Mansueta, ma poco resistente al freddo intenso e ai lunghi inverni, molto sensibile ai trattamenti insetticidi che la portano a perdere il senso d’orientamento per tornare all’alveare Ottima “bottinatrice”, ma molto poco selettiva, tendenza alla covata in autunno, il che la porta a consumare molte riserve.
  • Apis Mellifica Caucasica: Detta anche ape tedesca originaria però delle zone caucasiche e Russia . E’ molto simile all’ape carnica, è docile e tende a propolizzare. Colore scuro.
  • Apis Mellifica Buckfast: Ibrido, creato dal famoso Padre Adams, resistente all’acariosi, mansuetudine e laboriosità accentuati quasi superiore all’ape mellifica italiana, l’unico difetto è la tendenza a legare i favi con ponti cerei rendendo così difficile l’ispezione, tecnica alla base della moderna apicoltura.
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PRODOTTI DELL’ALVEARE

 

  • Il miele è dunque il principale prodotto dell’alveare in termini commerciali. Alimento di facile digestione è importante per il corpo umano perché contiene: fermenti, vitamine,minerali, acidi e aminoacidi, sostanze battericidi e aromatiche. Oltre alla sua ampia utilizzazione nell’industria alimentare è usato per prodotti antisettici e cicatrizzanti, nell’industria dei cosmetici è usato come base per shampoo, saponi, creme condizionatori, lozioni e oli
  • La cera delle api interna all’alveare è utilizzata commercialmente nell’industria cosmetica, specialmente pomate, creme e lozioni e nell’industria delle candele. Essendo un eccellente isolante elettrico si usa nell’industria delle confezioni e in quella farmaceutica come rivestimento delle pillole.
  • Il Propoli è usato dall’uomo fin dai tempi antichi specialmente nella medicina a causa delle sue proprietà antimicrobiche e terapeutiche, ha azione anticancerosa e antiossidante, anestetico e coadiuvante del sistema immunologico.
  • La cosiddetta “Pappa Reale” è usata come alimento e medicina, nel trattamento dell’arteriosclerosi, stimolante dell’appetito e attivante delle funzioni celebrali tra le altre cose.
  • La apitoxina è il veleno prodotto dall’ape Apis mellifica, la sua applicazione avviene sotto controllo medico attraverso pizzicate controllate. Miracolosa per quanto riguarda l’artrite. L’apitoxina è molto preziosa dal punto di vista finanziario anche se ancora poco esplorata.
  • La vendita degli sciami e delle regine selezionate, Senza una regina di buona qualità è impossibile ottenere una buona produttività.

 

Siamo riusciti a farvi venire un poco di curiosità? Sicuramente l’apicoltura è un mondo appassionante e interessantissimo soprattutto per quei giovani che amano la natura e vogliono dar vita ad un prodotto più che sostenibile in tutti i sensi.

Tante sono le pagine che potrete consultare e i video cui assistere, dipendendo dalla regione troverete sicuramente chi vi potrà vendere i materiali e dare giusti consigli.

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Ape mellifica carnica